Lo Yoga della risata è un’esperienza. Qualcosa che si vive. Poche chiacchiere e tante risate.

Diceva Albert Einstein che imparare è un’esperienza, tutto il resto è informazione.

E allora, anziché stare nella selva delle informazioni, travolti dalle parole, perché non scegliamo di imparare?

Di imparare qualcosa di utile. E, se possibile, di divertente. Di molto divertente.

Sono in tanti a dirci ogni giorno cosa dobbiamo sapere. Ogni giorno dobbiamo avere la nostra dose di informazioni. Ci viene detto cosa dobbiamo fare. Soprattutto cosa dobbiamo comprare.

Beh, c’è da perdersi in tanto dire. L’offerta è immensa, in numerosi settori, per tutti i gusti e per portafogli di diverso spessore. Lo chiamano know how e costa.

E se provassimo a mandare a quel paese buona parte delle informazioni che ci vengono propinate? E se ci riposassimo un po’ da tanta nostra conoscenza e ci lasciassimo andare al flusso della nostra immaginazione? E immaginare tanto sereno divertimento?

Era ancora Einstein che sosteneva che l’immaginazione è più importante della conoscenza. La conoscenza è limitata, l’immaginazione abbraccia il mondo, stimolando il progresso, facendo nascere l’evoluzione.

Fantastico! Allora bisogna scegliere. E perché non scegliere un’esperienza divertente? Dove l’immaginazione possa sbizzarrirsi e aprirci le porte del nostro benessere.

Scegliamo di imparare lo Yoga della risata!

Direi che è una buona opportunità almeno per tre ragioni:

1. Perché con lo Yoga della risata riscopri la tua giocosità infantile. Sì, proprio quella semplice e bella del contatto intuitivo con la vita. E con il suo mistero.

2. Perché con lo Yoga della risata ritrovi la gioia del divertimento genuino… senza motivo. E quanto sia bello ridere con il corpo.

3. Perché con lo Yoga della risata sperimenti un senso di libertà unico, originale: ti rilassi e ti lasci andare al flusso della vita.