Morire, dormire, nulla di più  era il dilemma di Amleto. Una questione che Shakespeare  sentiva oltremodo tragica.

Non sapeva che oggi c’è il Tavor. Per dormire, naturalmente. Per morire invece ci sono più soluzioni, compresa quella di guidare a fari spenti nella notte per vedere se poi è tanto difficile porre fine ai propri giorni.

Ma a togliersi la vita  c’è sempre tempo, come a pagare del resto, e indugiare in qualche riflessione è utile a valutare se la disperazione sia davvero tanta da giustificare il gesto estremo. Dormire invece è un bisogno quotidiano.

La natura umana ha nel sonno un momento fondamentale e irrinunciabile per mantenere l’equilibrio psicofisico di una vita sana. Non dormire altera le funzioni fisiologiche e celebrali. E con esse ovviamente anche tutto il mondo delle proprie emozioni e relazioni. Non ci sono regole fisse, tuttavia la culla naturale del sonno è la notte. L’assenza di luce e la fatica del giorno inducono spontaneamente al riposo.

Andare a letto è un atto famigliare a tutte le epoche storiche e conosciuto a tutte le latitudini. Andare a letto è qualcosa che fanno tutti. Ma non tutti invece si addormentano. Anzi sembrano parecchi gli uomini e le donne che soffrono d’insonnia.

Sono il popolo del Tavor.

Una lunga fila di persone che ormai non sanno più vivere senza questa pillolina serale che assicura ore di sonno. E così si può ricominciare un nuovo giorno.

Morire, dormire, sognare forse continuava nel suo tormento il principe Amleto. Ma non sapeva che oggi c’è il Tavor.

L’insonnia è vinta. Una compressa da 1 mg fa miracoli e così giorno dopo giorno si precede sulla via dell’assopimento. Si fa quel che si può, naturalmente, ma è un peccato non esplorare altre possibilità. Poco chimiche e di provata efficacia.

Perché non coltivare il buon umore attraverso il riso? E fare della risata una buona abitudine che facilita la serenità notturna oltre quella giornaliera?

Come tutto, anche la qualità del sonno è una conseguenza. Del modo di concepire la vita e di viverla. Ciascuno fa le sue scelte e il vantaggio della Risata sul Tavor è che non bisogna leggere attentamente alcun foglio illustrativo.

Ed è rassicurante sapere che il riso non ha effetti collaterali indesiderati.

Auguri di ogni bene al popolo del Tavor!