Voglio ridere! Sì.

Yoga della risata è una pratica. La fai e ti diverti.

Divertendoti hai delle belle sensazioni e provi l’emozione della felicità. Parola magica davvero la felicità, che ti mette nella migliore disposizione nei confronti della vita. “Voglio ridere”, mi disse un amico che avvertiva intenso e acuto il bisogno di cambiamento. Era il primo passo verso Casa.

Ecco, lo Yoga della risata declina proprio questo voglio ridere che è desiderio profondo in molti cuori. In fondo, null’altro che l’aspirazione innata di una felicità da ottenere nei modi più semplici e naturali, quelli fatti di gioco sereno e spensierato.

 

Sì, va affermato con forza questo voglio ridere perché è la bandiera della felicità incondizionata, la sola in grado di parlarci il linguaggio di un benessere duraturo e vero. Di quel benessere di cui vogliamo essere fiduciosi protagonisti. E uno dei concetti fondamentali dello Yoga della risata è la sua apertura verso la felicità incondizionata che possiamo anche chiamare gioia.

 

Molto spesso siamo abbagliati dalle cose e facciamo risiedere nel loro possesso il nostro appagamento: quasi mai, tuttavia, le cose fanno la nostra felicità. Con lo Yoga della risata si imbocca la via della libertà dalla dipendenza. Dalle cose innanzitutto, soprattutto quando pensiamo ad esse come la soluzione alle nostre insoddisfazioni. Quando impari a ridere senza motivo sei libero da tutto ciò che ti trattiene alle cose e scegli il bene che è già dentro di te: la vita. Allora vale la pena dirlo forte: “Voglio ridere”.

Le opinioni sulla felicità sono tante e il loro valore si prova nella pratica. Lo Yoga della risata ti indica la via più semplice e collaudata, quella dei bambini. È la via del gioco che inizia con il corpo in movimento e con le emozioni che raccontano al tuo cuore che stai provando gioia. E questa felicità scelta si moltiplica e si espande quando si riflette nello sguardo e negli occhi di chi ride con te.

Coraggio! Dillo allora: voglio ridere! E fallo. Lo puoi fare quando vuoi e dove vuoi: basta qualche piccolo accorgimento. Un bel momento di gioia e di libertà è ridere senza motivo in una piazza con decine di persone che passano: mi sono sentito felice perché ridevo. Ho visto le persone guardare e sorridere. Portando il mio corpo a ridere ho scelto la mia felicità. Mi sono divertito. Le mie risate hanno contribuito almeno un poco a rendere più divertente il mondo. Lo puoi fare anche tu, lo possono fare tutti: nel cuore di ciascuno c’è una sorgente inesauribile di risate. Nessuna crisi la può prosciugare, non c’è povertà che la inquini. Nessuno è troppo giovane o troppo vecchio per regalare al mondo la risata del proprio cuore.

 

 

La felicità incondizionata è un concetto cui lo Yoga della risata tiene molto: un caposaldo della sua filosofia tutta centrata sulla giocosità tipica dei bambini e sul divertimento di cui essi sanno godere. Voglio ridere! Lo voglio fare senza motivo e tale scelta è l’anima dello Yoga della risata, dove il movimento è la danza che porta all’emozione e dove il respiro è il flusso della vita in ogni parte di noi.