Non è una nuova lingua, il Gibberish. Anzi, probabilmente è la più antica di tutte e Yoga della risata la tiene in grande considerazione. Per la sua capacità di creare divertimento e gioco con estrema facilità. In famiglia può diventare una risorsa di giocosità spontanea per grandi e piccoli. Nei Club della risata o nelle sessioni parlare in Gibberish è un modo di immediato divertimento.

 

Possiamo dire che il Gibberish è una lingua di suoni senza alcun significato. Quella che parlano i neonati, per intenderci, mentre imparano a parlare e quando giocano. L’essenziale di questa espressione tanto particolare è nella sua straordinaria capacità di facilitare la comunicazione di stati d’animo. Tra gli altri, indico la felicità, la rabbia, la tristezza, la tenerezza.

 

Pare che il Gibberish fosse utilizzato dai sufi e sembra che l’uso di questo modo di esprimersi stimoli molto la parte destra del cervello aumentando la creatività. Sicura invece è la sua capacità di creare rilassamento.

 

È un buon esercizio di introduzione alle sessioni di Yoga della risata perché riduce timidezza e inibizioni e le persone appunto si rilassano. In fondo parlare in Gibberish è molto semplice, poiché è un modo che si radica proprio nella giocosità infantile. Ed è adatto a vivere meglio tante dinamiche famigliari. Poche battute in Gibberish tra genitori e figli ed è facile arrivare alla risata. Uscire anche per pochi momenti dalla “logica” del linguaggio normale per rilassare i neuroni con dei suoni senza significato introduce divertimento nelle situazioni. La risata rende ogni cosa meno problematica.

 

Il Gibberish può avere il ritmo di una conversazione normale, ma può anche essere veloce. Di norma è centrato molto sul tono, accompagnato dal movimento del corpo e dai gesti delle mani che rendono particolarmente divertente il quadro comunicativo. Anche il Gibberish silenzioso porta molta allegria e per certe persone risulta persino più facile.

 

Comunque sia, in Gibberish si può persino tenere delle conferenze. Serve naturalmente un interprete. Nessuno meglio dei bambini traduce questo linguaggio. Io e mio figlio Federico, di 10 anni, ci siamo divertiti un sacco! E qui c’è una piccola testimonianza:

 

 

Puoi sentire anche delle poesie in Gibberish. Nella natura.

 

 

Hahahahahahahahahahahaha. Fai posto a qualche bella conversazione in Gibberish a casa tua!